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Prof. Francesco Lippi

Prof. Francesco Lippi

“La Endocrinologia è la scienza medica che si interessa dello studio della anatomia, della fisiologia e della patologia delle ghiandole endocrine. Le ghiandole endocrine sono rappresentate da quelle strutture ghiandolari che secernono ormoni all’interno del proprio organismo. Nell’ambito della Endocrinologia un particolare riguardo ha la ghiandola tiroide che riveste un ruolo dominante nel controllo di vari organi ed apparati.
Non vi sono dubbi che la Endocrinologia ed in particolare lo studio della ghiandola tiroide, nasce grazie agli studi fondamentali svolti dai padri della scienza in tempi ormai lontani (Prof. Cassano, Prof. Tronchetti, Prof. Baschieri, Prof. Pinchera) e che Pisa è diventata il punto di riferimento per le malattie tiroidee non solo in tutta Italia ma in tutta l’Europa.
Da anni ormai mi occupo dello studio delle malattie tiroidee, inizialmente con studi sperimentali in vitro su colture di cellule tiroidee umane e successivamente con studi clinici in vivo.
Questi studi hanno coinvolto prevalentemente pazienti con noduli tiroidei singoli o in gozzo (agoaspirazione tiroidea con ago sottile), successivamente pazienti con carcinoma della tiroide (valutazione della efficacia del TSH umano ricombinante sia nella fase diagnostica che terapeutica e nello studio della PET-TAC) e recentemente pazienti con carcinoma differenziato della tiroide per lo studio degli effetti della terapia radiometabolica con radioiodio e pazienti affetti da varie forme di ipertiroidismo.
Un dato che mi ha colpito negli ultimi anni è l’aumento della frequenza delle malattie tiroidee in generale e delle malattie autoimmune (tiroidite croniche) in particolare nei giovani. Certamente questo può essere caratterizzato da vari fattori: il primo è la sensibilizzazione del medico curante nell’affrontare i pazienti con possibili malattie tiroidee (un ruolo fondamentale è rappresentato dalla familiarità), il secondo è l’uso sempre più frequente della ecografia tiroidea (eseguita anche da altri specialisti in occasione di visite per esempio ginecologiche o di eco-colordoppler dei vasi del collo), infine altri cofattori possono essere interessati a questo aumento della frequenza senza tuttavia che si riscontrino cause precise.
Rimane comunque il fatto che la patologia tiroidea occupa uno spazio sempre più grande nell’ambito delle endocrinopatie e questo necessita di aggiornamenti sempre più ravvicinati, quasi quotidiani, di studio e di ricerca, per poter affrontare con competenza e serietà professionale le varie patologie nell’interesse primario del paziente.”

CURRICULUM

Laureato in Medicina e Chirurgia e Specialista sia in Endocrinologia che in Medicina Nucleare.
Negli anni 1980-1992 ha svolto attività didattica presso l’Istituto di Metodologia Clinica e Medicina del Lavoro, Cattedra di Patologia Medica II diretta dal Prof. Lidio Baschieri e successivamente presso l’Istituto di Endocrinologia dell’Università degli Studi di Pisa, diretta dal Prof. Aldo Pinchera.
Dall’anno accademico 1994-95 ad oggi è Professore della Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Ricambio (indirizzo Endocrinologia) della Università degli Studi di Pisa con il Corso di Diagnostica Citologica delle Endocrinopatie, diretta dal Prof. Pinchera.
E’ autore di circa 200 pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali.
Campi di interesse:
Nel campo della diagnostica con radioisotopi e della terapia con 131-I ( Terapia radiometabolica dei pazienti ipertiroidei e dei pazienti con carcinoma della tiroide).
Ha partecipato allo Studio Multicentrico Europeo sulla efficacia del TSH ricombinante umano nella diagnostica e nella terapia del carcinoma differenziato della tiroide occupandosi in maniera specifica della esecuzione delle immagini scintigrafiche dei pazienti con carcinoma differenziato della tiroide. Per questo ha conseguito (insieme al proprio staff) il premio come migliore Centro Internazionale.
Attualmente esegue studi clinici sulla terapia dei carcinomi differenziati della tiroide con l’uso del TSH ricombinante umano. In particolare studia gli effetti del trattamento con 131-I sulla efficacia terapeutica delle metastasi di carcinoma della tiroide.
Svolge inoltre parte attiva nello studio della cinetica dello iodio radioattivo nei pazienti trattati con 131-I per ipertiroidismo e per carcinoma della tiroide
Partecipa allo studio multicentrico Internazionale sulla cinetica del radioiodio nei pazienti con carcinoma differenziato della tiroide trattati con radioiodio dopo stimolo con TSH umano ricombinante.